VOLERE E’ POTERE!

Muovevo i primi passi nel mondo della nutrizione e affascinata dalla perdita ponderale di una persona a me cara, le chiesi di descrivermi il suo percorso. L’autrice del testo ed io, speriamo che queste parole possano essere utili a qualcuno di voi. Il messaggio è forte e chiaro: guarire si può, basta volerlo! Buona lettura!

“Il 26 luglio di due anni fa, a 29 anni e 82,1 chili, ho preso la decisione di rinascere; tra l’altro domani festeggio due anni da normopeso e persona sana, almeno fisicamente!

La mia impennata di peso è cominciata durante l’adolescenza; dal menarca in poi gli ormoni, la mia storia emotiva e personale, sono state condite dai cliché del classico soggetto che cerca nel cibo la sicurezza e il disprezzo per sé stesso.

Partendo dal presupposto che credo fermamente nella massima di George Bernard Shaw: «Non c’è amore più sincero di quello per il cibo», ho imparato combattendo con me stessa che ci sono tanti tipi di amore, ma nessuno di questi è da ritenersi genuino se non ci si ama abbastanza da capire che prima di tutto veniamo noi.

Sono andata da una nutrizionista consigliatami da un dottore esperto di chirurgia bariatrica, presso il quale ho passato una visita, ma essendo il mio BMI (oltre al danno anche la beffa: non abbastanza obesa) inferiore ai limiti consentiti per legge, ho dovuto fare tutto in maniera analogica, non chirurgica e ad oggi sono contenta che sia andata così.

La mia dieta? molto semplice: 1200 calorie giornaliere, 4 pasti e divieto ASSOLUTO per alcolici, insaccati, bevande gassate e DOLCI. Niente di complicato insomma, ma, se ti servono più informazioni ti mando la dieta completa.

In generale, le regole fondamentali: tutti i giorni della settimana sono uguali, la dieta è uno stile di vita, deve diventare come respirare e la domenica non decidi di non farla perché è festa. Se oggi sgarri e mangi una pizza, domani elimini i carboidrati, o se lo sai prima magari ti organizzi e li elimini il giorno precedente.

Bere tanta acqua, fare movimento regolarmente (è l’unica cosa che non riesco a fare, solo colpa mia, lo ammetto! Tornassi indietro ne farei molto di più, l’effetto sacco sgonfio sulla pancia è una cosa devastante) e iniziare a volersi bene.

Il mio pensiero è quello che segue, e dopo aver perso circa 30 kg penso di poter parlare:

l’obesità è una malattia e quindi per definizione una cosa seria, si prende a tavola e si cura a tavola, e la terapia dura tutta la vita.

Adesso sono in mantenimento, la cosa più difficile che si possa immaginare è proprio questa.

Per me fino a che ho fatto la dieta è andato tutto bene: motivazione forte, disciplina e risultati, un algoritmo quasi perfetto. Un controllo al mese, tanti piccoli obiettivi per raggiungerne uno big alla fine.

Il mantenimento è duro, i risultati ce li hai addosso, ma il fisico è un ladro e il cervello un genio del male, non fanno altro che immagazzinare: anche se fornisci il giusto e segui le regole le cose si fanno difficili… tu sai sicuramente meglio di me cosa sia l’ormone grelina e di quali cose sia capace il nostro corpo, un super lab costretto a creare riserve con quello ha a disposizione e che riesce veramente a farmi girare le scatole!

Il ruolo della nutrizionista è fondamentale, io ho mantenuto un rapporto costante con la mia, con una visita ogni mese, massimo due, e sono entrata in mantenimento il 26 maggio di un anno fa! Sono perfettamente entrata nell’ordine di idee che durante la tua dieta, che io ribattezzerei “educazione alimentare” e basta, il mantenimento è la naturale continuazione della prima fase.

La nutrizionista per me dovrebbe diventare una specie di coach-life timeless, never-ending e invece spesso non succede; noi ex obesi che con le dipendenze siamo maestri, dovremmo essere più indipendenti, ma non è cosa facile!

Una cosa l’ho capita sulla mia pelle: il fisico dimagrisce più velocemente della mente, il progresso dell’idea di noi magri dopo una vita da obesi, tarda a sincronizzarsi con la diminuzione costante della taglia dei vestiti; ci vorrà tempo, ma sono sicura che scompariranno anche i sensi di colpa e tutto il resto.

Io personalmente ancora faccio incubi in cui mi sogno grassa e mi sveglio malissimo, e quindi anche un’oscillazione naturale (es. sindrome premestruale) mi getta nel panico; lo so che come dice la mia nutrizionista siamo persone e non tavoli, quindi il peso può oscillare, ma Ale… per le paranoie non c’è altro rimedio che imparare a gestirle con eleganza.

Adesso che penso di averti annoiato abbastanza, ti mando un abbraccio forte e ti lascio con l’augurio che faccia tu un bel lavoro, perché un gran lavoro lo hai già scelto, salverai più vite di quanto facciano altri medici.”

Voglio precisare che lo schema di 1200 kcal è stato elaborato dalla nutrizionista in base alle esigenze ed al dispendio energetico della paziente. Ognuno di noi è diverso e, deve pertanto, affidarsi ad un medico, ad un biologo nutrizionista oppure ad un dietista, le uniche figure che per leggere possono fornirvi uno schema dietetico… ma di questo ne parleremo!

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2 pensieri su “VOLERE E’ POTERE!

  1. Lo sai Ale che l’ho letto solo ora? Io sono fiero di te anche se lamentoso, tu sei la n.1 e sono sincero!! La tua paziente è stata brava x carità ma la trovo un pochino saccente comunque ci riuscirò anch’io, non 30 ma almeno 20 si e poi…vedremo. Un abbraccio dottoressa del mio cuore 😊 R.

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  2. Non era una mia paziente, solo una ragazza che conoscevo bene!
    Le ho chiesto di scrivermi queste righe, con il solo scopo di aiutare qualcuno. A me sono servite molto per aumentare la sensibilità nei confronti dei miei pazienti.
    Per quanto riguarda te, sono sicura che ce la farai, anche perché ce la stai già facendo. Sei bravo, un po’ testardo ma bravo 🙂 🙂 Grazie Roby, un abbraccio!

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